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HPE lancia i server ProLiant di 11a generazione

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Hewlett Packard Enterprise lancia l'undicesima generazione di server ProLiant progettati per una serie di carichi di lavoro moderni, tra cui AI, analytics, applicazioni cloud-native, applicazioni ad alta intensità grafica, machine learning, infrastruttura desktop virtuale (VDI) e virtualizzazione.

I nuovi ProLiant sono disponibili con tre opzioni di processore: Processori AMD Epyc di generazione "Genoa", processori Intel Xeon Scalable di generazione "Sapphire Rapids" e processori cloud-native Ampere Altra e Altra Max.

I nuovi server HPE ProLiant Gen11 supportano il doppio della larghezza di banda I/O e una densità di GPU ad alte prestazioni per server superiore del 33% rispetto alla precedente generazione di server per supportare l'intelligenza artificiale e i carichi di lavoro ad alta intensità grafica.

Questa nuova generazione di server risolve la sfida di avere data center in più sedi. Supportano inoltre l'integrazione con il cloud pubblico attraverso il servizio HPE GreenLake for Compute Ops Management, una console di gestione cloud-native basata su SaaS che fornisce un portale unificato per tutti i server di un'azienda, on-premise, nel cloud e nell'edge.

"Quello che stiamo facendo è avvicinare le aziende all'edge, dove i dati vengono creati", ha dichiarato Krista Satterthwaite, Senior Vice President e General Manager del Mainstream Computing Business Group di HPE. "Offriremo un'esperienza operativa cloud intuitiva, una sicurezza affidabile e prestazioni ottimizzate per qualsiasi carico di lavoro in base alla progettazione".

La sicurezza è sicuramente un'area di interesse per questa generazione di server, a partire da HPE Silicon Root of Trust, un meccanismo di sicurezza che protegge il codice del firmware da malware e ransomware. Il chip Root of Trust è un chip di sicurezza integrato personalizzato che protegge il firmware e garantisce che non possa eseguire codice firmware compromesso. Inoltre, verifica il codice per assicurarsi che non sia stato compromesso da malware.

I nuovi ProLiant ottengono anche l'autenticazione attraverso il monitoraggio del Trusted Platform Module (TPM) per l'avvio sicuro e lo stato del sistema, una funzione obbligatoria offerta per la prima volta nei nuovi server. Il TPM è un chip specializzato standard del settore integrato nella scheda madre che protegge l'hardware con una chiave di crittografia integrata. I TPM contribuiscono a garantire la sicurezza contro minacce come gli attacchi al firmware e al ransomware.

HPE sta inoltre espandendo la sua catena di fornitura fidata dal Nord America a tutto il mondo. La Trusted Supply Chain utilizza server certificati per garantire una maggiore protezione dei dati durante il processo di produzione. Questo include controlli di sicurezza e di background verificati sui dipendenti HPE che costruiscono i server per consentire un rigoroso approvvigionamento dei componenti, l'ispezione e la tracciabilità. Inoltre, protegge dalle manomissioni del firmware e dell'hardware, utilizzando il Server Configuration Lock per verificare le modifiche non autorizzate o le attività sospette.

I nuovi server basati su processori AMD e Ampere saranno disponibili dal 10 novembre, mentre le versioni Intel arriveranno all'inizio del prossimo anno, quando l'azienda dichiara che rilascerà il chip Sapphire Rapids. I server possono essere acquistati direttamente o attraverso il modello di consumo GreenLake di HPE.

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